Perché esiste il gender gap nel mondo tech?
Come mai le donne occupano soltanto il 37% delle posizioni base nel mondo tech, dieci punti percentuale sotto la media degli altri settori?
È una questione legata al percorso accademico o è effetto di stereotipi culturali?
Le ragazze, in generale, scelgono di intraprendere carriere accademiche legate al mondo S.T.E.M. (Science, Technology, Engineering, Math) meno frequentemente dei coetanei maschi, ed è più probabile che abbandonino gli studi.
Sembrerebbe, quindi, che l’assenza di donne attraverso tutti i livelli aziendali derivi dalla scarsità di donne con titoli di studio di eccellenza, come ipotizzato da un report di McKinsey, spostando l’attenzione dalle singole realtà aziendali al sistema educativo e alle scelte governative per promuovere le diverse facoltà.
Ridurre una situazione così complessa e rilevante al solo fattore educativo, però, probabilmente dice poco sulle vere motivazioni per cui sempre meno ragazze scelgono di intraprendere carriere S.T.E.M. .
Per questo, iniziative come Girls Who Code: una rete di oltre 90.000 ragazze con l’obiettivo di colmare le disparità di genere nell’ingegneria informatica in America entro il 2027, non si occupa soltanto degli aspetti tecnici dell’educazione ma anche di combattere gli stereotipi legati alle donne nel mondo informatico.
Il tech è un settore sessista?
Lo stesso report di McKinsey sottolinea che il 38% delle donne ritengono il loro sesso un ostacolo nella propria carriera, e che il 60% delle donne non vogliono ricoprire posizioni amministrative a causa dell’elevato stress.
Numerose startup californiane ora diventate aziende da vari miliardi di dollari, hanno attraversato negli ultimi anni un periodo di scandali legati ad ambienti lavorativi sessisti ed episodi di violenze da parte dei dirigenti uomini nei confronti di dipendenti donna.
Cosa possiamo imparare?
Indipendentemente dalla suddivisione di responsabilità tra aziende e istituzioni, è evidente che per risolvere questo problema non è più sufficiente avvicinare ed educare sempre più bambine alla programmazione e alle scienze, ma bisogna agire anche a livello culturale e comportamentale all’interno delle singole aziende.
Noi proveremo a dare il nostro contributo durante la conferenza e la tavola rotonda che sono parte del programma Girls Tech a Torino, quando dialogheremo sui ruoli delle istituzioni e delle aziende sui motivi della disparità di genere in ambito tecnologico e sulle possibili azioni per sconfiggerlo.
Contestualmente, al pomeriggio, bambine e ragazze tra i 7 e i 14 anni parteciperanno gratuitamente a una serie di laboratori e workshop con l’obiettivo di avvicinarle alla tecnologia e seminare la passione per il mondo STEM a partire dall’età scolastica.